#SaveYourInternet

Cari tutti,

giovedì 5 luglio 2018 il Parlamento europeo discuterà la già ampiamente contestata direttiva sul Copyright. Non starò a parlarne nel dettaglio, ma vi dico subito che ci sono dei punti che potrebbero creare dei problemi per il debunking di cui usufruite attraverso il mio sito.

Pensate solo a quante volte riporto link o parti di un articolo pubblicato da una testata giornalistica, per “sbufalarlo” o per riportare delle dichiarazioni ed elementi utili a spiegarvi qualcosa. Bene, nel caso passasse la direttiva dovrei chiedere l’autorizzazione alla testata per poterlo fare. Non solo, potrei essere tenuto addirittura a dover pagare un “equo compenso“.

Cosa ben diversa dal debunking o dal Giornalismo (con la “G” maiuscola) è rubare interi articoli, atto vile che viene compiuto da diversi siti di clickbaiting, bufalari o delinquenti patentati che oltre a questo li modificano ad arte per secondi fini. Quelli andrebbero colpiti duramente sul portafoglio.

Questa direttiva, così posta, non è la soluzione ai problemi del Copyright e a mio parere andrebbe rimandata per ulteriori e sostanziali modifiche. Gli europarlamentari si mettano al lavoro per formulare un’altra direttiva meglio articolata e ben più giusta, cioè coinvolgendo tutte le parti in causa.

Riporto il comunicato di Wikipedia in protesta contro questa direttiva e anche questo blog non pubblicherà alcun contenuto fino al 5 luglio 2018 (potrete comunque usufruire dei contenuti già presenti e cercarli tramite il motore di ricerca interno).

Cara lettrice, caro lettore,

Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee (qui), 169 accademici (qui), 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica (qui) e di Wikimedia Foundation (qui).

Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un’enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del pubblico dominio.

https://meta.wikimedia.org/wiki/SaveYourInternet

La comunità italiana di Wikipedia

Per approfondimento: