Il Blog di David Puente

Il sito 24news24.com e la voglia di nascondersi

Due giorni fa mi aveva contattato un amico giornalista chiedendomi informazioni sul sito 24news24.com che pare essere, secondo quanto circola online, un sito creato dal PD e in particolare dallo Staff di Zingaretti. Nell’arco della giornata del 28 febbraio 2018 ho provato a cercare all’interno delle pagine del sito utilizzando i codici pubblici di WordPress, ma a quanto pare questa non sarebbe cosa gradita e mi ritrovo impossibilitato ad accedere (“You don’t have permission to access / on this server.“):

Ok, ne prendo atto, anche se la cosa è abbastanza stupida perché posso accedere al sito usando altre reti e altri indirizzi IP.

Il dominio è stato registrato il 20 dicembre 2017, dall’interrogazione Whois si evince il desiderio di anonimato:

Registrant Name: Contact Privacy Inc. Customer 0150167445
Registrant Organization: Contact Privacy Inc. Customer 0150167445

Nell’area informazioni della pagina Facebook, seguita da appena 721 utenti, non troviamo contenuti, il vuoto totale:

Nessun’informazione, zero trasparenza.

La pagina sarebbe stata creata intorno al 28 dicembre 2017, nel pieno delle festività natalizie, seguendo la data della pubblicazione del logo:

Il post con la pubblicazione del logo e i mi piace curiosi

Secondo il Movimento 5 Stelle le prove dello zampino di Zingaretti sarebbero dei “mi piace” ai primi post della pagina:

Ebbene questi due screenshot dimostrano che nel giorno della nascita di questa macchina di fake news contro Roberta, i primi due “mi piace” sono di Pietro Giliberti e Giuseppe Mazzara, due persone assunte nello staff di Zingaretti nella giunta regionale, e dunque pagate da Zingaretti con soldi pubblici.

Il problema che riscontro è la mancanza di una data del “mi piace“, contrariamente alle condivisioni. Nel post del M5S riportano lo screen di una condivisione fatta il 2 gennaio 2018 alle ore 18:25 da Emanuele Lanfranchi, già membro dello staff di Zingaretti, mentre nella pagina l’articolo (il primo) venne pubblicato in pagina alle ore 17:12:

La condivisione di Emanuele Lanfranchi

Certo, le tempistiche sono importanti e curiose, sarebbe stato ancor più curioso vedere una condivisione non troppo distante (qualche minuto, se non secondo) dall’orario di pubblicazione. Andiamo avanti, perché lo stesso Lanfranchi pubblica diverse volte i contenuti del sito (qualcuno potrebbe dire “gli sarà piaciuto“):

Una delle tante condivisioni

C’è anche un’altra pagina Facebook a sostegno del sito. Si chiama “Notizie politiche” e venne condivisa il 22 febbraio 2018 alle ore 12:39 dal profilo di Lanfranchi, poco dopo la sua probabile creazione:

M5S: COME FARSI AMARE DAI PROPRI CONCITTADINI (e da quelli di Giugliano in Campania)

Guidonia Montecelio e’ un altro posto di merda”. Tiziana Guida, assessore all’ambiente M5S di Guidonia Montecelio. (L’audio nel link)
https://m.facebook.com/Notizie-Politiche-1582743848483645/

Il primo post della pagina con un articolo del sito 24news24.com risale al 22 febbraio 2018 alle ore 11:17 e la foto della pagina venne pubblicata alle ore 11:14. Un sostegno al sito? Probabile anche questo.

Il primo post della pagina “Notizie Politiche” condivide 24news24.com

I tempi sono sempre molto vicini, ciò rende naturale il sospetto che ci sia un collegamento con lo staff di Zingaretti. Al momento, dopo aver contattato anche gli amici di NextQuotidiano che avevano trattato l’argomento il 28 febbraio, non è pervenuta una smentita e ciò è grave, si dovrebbe rispondere subito vista anche l’attenzione mossa in campagna elettorale.

Che qualcuno tenti di fare come i numerosi siti internet anonimi online per diffondere materiale di propaganda politica e denigrazione dell’avversario? Ragazzi, il Web è già pieno di siti anonimi e se proprio volete fare informazione fatela senza nascondervi dietro a un Whois Privacy! Sta di fatto che se si volesse scoprire l’identità bisognerebbe passare per le vie legali: se la persona coinvolta (la Lombardi) si sente diffamata dal sito in questione (24news24.com) risulta pacifico che la Polizia Postale risalga al proprietario richiedendone il nome al Registrar.