Il Blog di David Puente

Il video di Salvini contestato da Myrta Merlino a “L’Aria che tira”

Nella giornata di ieri, lunedì 19 febbraio 2018, a conclusione del programma “L’aria che tira” di La7 la conduttrice Myrta Merlino ha lanciato una forte critica nei confronti degli autori di un montaggio video che utilizzava un loro servizio per fare propaganda elettorale sul tema immigrazione. La stessa contestazione venne mossa dalla sua pagina Facebook il 17 febbraio:

A proposito di fake news

Si sta diffondendo in rete un video ignobile che utilizza un nostro servizio, il nome della nostra trasmissione e il logo di La7 con una finalità che danneggia la nostra professionalità.
Ci dissociamo dal contenuto di quel video e diffidiamo chiunque dalla sua condivisione.
In questo video sono state montate parti di un nostro servizio dedicato ad alcune signore povere italiane con immagini estrapolate da altri filmati non nostri in cui si rappresentano i richiedenti asilo come dei privilegiati. Chiunque può legittimamente ritenere che si possano contrapporre le condizioni di vita dei cittadini italiani con quelle dei migranti.
Ma nessuno può farlo manipolando materiali prodotti da noi, quasi che avallassimo una tesi che invece non condividiamo affatto.
Abbiamo sempre raccontato, e continueremo a farlo, le tante, troppe, situazioni di disagio che ci sono nel nostro Paese.
Ma non contrapporremo mai “italiani poveri ” e “stranieri poveri”, in una insensata guerra tra ultimi. Quell’accostamento e quel filmato così come è stato rimaneggiato non è opera dell’Aria Che Tira, lo ribadiamo e chiediamo a tutti coloro che lo stanno diffondendo e condividendo di eliminarlo subito.
Stiamo valutando anche possibili azioni legali.

Ecco lo screen del video messo poi in onda durante il programma per denunciarne l’utilizzo improprio:

Screenshot della puntata del 19 febbraio 2018 con il video comntestato

Il video venne pubblicato su Facebook da Matteo Salvini il 17 febbraio qualche ora prima del post di Myrta Merlino:

++ FAI GIRARE! OLTRE 100.000 CONDIVISIONI DEL NOSTRO VIDEO, ECCO COME CI HA RIDOTTO LA SINISTRA. ++

ANZIANI costretti a rovistare negli scarti del mercato, CLANDESTINI protestano perché non “gradiscono” il cibo…!
Un video che vale più di mille analisi.
Questo nei telegiornali non lo fanno vedere, chissà perché… CONDIVIDI almeno in rete.
#primagliitaliani #4marzovotoLega

Oltre 100 mila condivisioni avendone ottenuti 47 mila? Qualche problema con i conti? No, semplicemente il video venne utilizzato già nell’ottobre 2017 sempre da Salvini ottenendo più di 112 mila condivisioni:

Il video caricato nell’ottobre 2017

Di chi è il video? È opera di Matteo Salvini o più che altro del suo staff? Dobbiamo fare un passo indietro al 16 febbraio quando Dagospia propone lo stesso video ricevendo successivamente i ringraziamenti via Twitter da parte di Luca Morisi, il “guru” della comunicazione del leader della Lega:

Grazie @_DAGOSPIA_ per aver pubblicato il video prodotto dal Capitano! Più gira, meglio è. Non vogliamo nemmeno il copyright!

Video prodotto dal Capitano? Ciò farebbe comprendere che il video abbia proprio origine in casa Lega, ma quel che risulta strano è la citazione al copyright. Già, perché è stato usato il video di un servizio andato in onda su La7.

Sempre a proposito di copyright, noto la contestazione del 22 novembre 2017 da parte degli admin de “Il Sofista” che avevano diffuso il video riprendendolo dal post di Salvini (scaricandolo e ricaricandolo) ottenendo un poi un blocco da Facebook di una settimana:

Sospeso da #Facebook una settimana, per aver pubblicato questo filmato. Sappiatelo: la vostra libertà finisce nel momento stesso in cui cominciate a dare fastidio al sistema. Io vi ho avvisato. Poi, se volete continuare a non fare la rivoluzione, sono cazzi vostri. #STOPINVASIONE

La domanda che ci potremmo porre è: se la pagina “Il Sofista” è stata bloccata per le violazioni del copyright ci sono due pesi e due misure da parte degli algoritmi di Facebook? Perché è stato sospeso un’account o una pagina per aver diffuso il video mentre chi lo aveva prodotto usando il lavoro altrui no?