Quando scrivo sul mio blog lo faccio ben consapevole di riportare le prove a sostegno, ritengo sia la giusta strada per quello che dovrebbe essere considerato giornalismo. La necessità di alcune persone di trovare una sorta di conferma alle proprie convinzioni e spararle grosse solo sulla base della presunzione infondata non mi piace, pensate che vengo accusato da qualche esaltato di essere pagato da chissà che partito o esponente politico per il mio operato e senza uno stralcio di prova. Li fa stare bene, senza ombra di dubbio.
Qualche giorno fa avevo notato il tweet di Luca del 29 dicembre 2017 e la relativa discussione che era nata in merito ad uno screenshot riportante una serie di tweet uguali da molteplici utenti in risposta a quello di Paolo Gentiloni del 16 agosto 2017:
Una volta entrati nelle casine di legno, i terremotati iniziano a preoccuparsi della ricerca. Merde e ancora merde.
Il testo del tweet ripetuto è il seguente:
è il momento di cavalcare crescita investendo in #ricercapubblica per rilanciare tutto il Paese #stabilizziamoprecariepr @pdnetwork @meb
Non è la prima volta che questi tweet vengono presi di mira, come possiamo vedere dal tweet di Franco pubblicato il 17 agosto 2017 rivolgendosi all’utente “Ilaria Mazzini“, presente anche nello screen di Luca in alto a destra:
Paolo Gentiloni: “#Istat Crescita 2017 prevista a +1,5% Meglio delle previsioni. Una buona base per rilanciare economia e posti di lavoro”
Ilaria: “è il momento di cavalcare crescita investendo in #ricercapubblica per rilanciare tutto il Paese #stabilizziamoprecariepr @pdnetwork @meb”
Franco: “Profilo Fake creato a Maggio dal Pd.“
Franco sbaglia tre volte. Per prima cosa l’account di Ilaria non è stato creato a maggio, ma nel mese di settembre 2009:
Secondo punto, non si tratta di un profilo fake per il semplice fatto che è l’account di una ricercatrice del CNR con tanto di pagina dedicata sul sito Igag.cnr.it (linkato nel profilo twitter), la trovate anche su Google Scholar.
Franco, come tanti altri utenti, dovevano tentare almeno di consultare il profilo Twitter di Ilaria e di altri utenti, avrebbero notato che questi (incluso nel loro criticato tweet) non sono affatto favorevoli al governo, al contrario contestano i mancati fondi alla ricerca pubblica. Ad esempio, ben prima del tweet di Gentiloni molti suoi colleghi avevano espresso le richieste ai diretti interessati, Ilaria ha fatto dei loro interventi tanti retweet:
Massimo La Rosa: “non c’è bisogno di #Sarahah,lo diciamo mettendoci la faccia.urgono #fondiadhoc per #stabilizziamoprecariepr @PaoloGentiloni @AndreaOrlandosp”
Massimo La Rosa: “Cara Ministra @valeriafedeli, mi permetto di ricordarle che la “R” del suo ministero, MIUR, sta per ricerca #stabilizziamoprecariepr”
Roberto Av: “Precari ricerca attendono un piccolo ma fondamentale investimento, per futuro nostro e del Paese #stabilizziamoprecariepr @mariannamadia“
In seguito a tali accuse anche l’account Twitter “Precari Uniti CNR” aveva replicato con questo tweet del 19 agosto:
di bot,fake,ecc… non ci interessa, il nostro obiettivo è uno e uno soltanto: #bastaprecariato in #ricercapubblica #stabilizziamoprecariepr
Nel tweet è riportata un’immagine con il seguente testo:
Tranquilliziamo troll e hater, non siamo bot provenienti dal futuro inviati dal @pdnetwork per sostenere il Premier, lottiamo per dignità del nostro lavoor e per #ricercapubblica senza #precariato, ciò significa futuro benessere per tutti indistintamente
Nello screen di Luca c’è anche il tweet di “Isabelladigia“, voglio farvi notare una sua recente condivisione dall’account di “Nicola” che pubblica un’immagine con il suo “invecchiamento” dal 2005 al 2018 come precario evidenziando le legislature trascorse (Berlusconi, Prodi, Monti, Letta, Renzi e Gentiloni):
Basta #precariatodistato
@PrecariUnitiCNR @Nicola_Firenze@mariannamadia ha dato lo strumento per risolvere.
@StampaCnr @cnr pensi a tutti i #precari che lo hanno reso grande e continuano a farlo.
Questo è l’account di Massimo La Rosa, presente anche lui nello screen di Luca in basso a sinistra, dove notiamo un’immagine di copertina con un manifesto che riporta la scritta “Il Governo stà condannando a morte la ricerca pubblica – Precari Uniti CNR“:
Prima che qualcuno si chieda “di che governo?” e faccia teorie strane, sappiate che riguarda la protesta del maggio 2017 svoltasi a Palermo contro la riforma Madia:
Insomma, oltre a non aver compreso il tweet pubblicato da questi utenti (tutt’altro che a favore del Governo) sono riusciti a costruirci sopra un complotto sui “fake bot del Pd” (il terzo errore di Franco e altri). I precari del CNR sono stati colpiti due volte, come se non bastasse essere, appunto, precari.
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