Il Blog di David Puente

Come rispondono i “freevax” al caso della foto usata da Corvelva: sbagliando

A volte penso che non capiscano, che non vogliono capire o che siano in malafede. Dipende dai casi, ognuno va preso singolarmente, ma sono interessanti anche le reazioni di chi vuole avere qualcosa a proprio favore senza controllare con attenzione.

Il 22 novembre avevo trattato in un articolo il caso della foto usata da Corvelva per la sua propaganda sui vaccini spiegando che il padre del bambino si era arrabbiato per l’uso improprio dell’immagine di suo figlio, il quale è vivo e vegeto (oltre che vaccinato) sostenendo appunto che tale operazione violerebbe i termini di licenza di Shutterstock:

I’m asking them to remove it, and I’ll notify the stock agent so they can check. If it has benn licensed I’m certain this is outside the tems even if licensed for sensitive uses.

Ho letto molti commenti “simpatici” riguardo il mio articolo da parte di persone incapaci di comprendere il problema, ma con certe persone risulta inutile discutere. Di recente qualcuno avrebbe fatto la propria “ricerca” personale per poi “taggarmi” con un hashtag anziché con il mio profilo Twitter (cosa che ha fatto qualcun altro che ringrazio così posso rispondere) riportando la seguente immagine:

L’immagine condivisa

Vengono riportati il post di Roberto Burioni, dove vengo citato per il mio articolo, seguito da il post di Domenico Scibetta, il post della pagina “Family Health” e l’articolo di Scientificast intitolato “Chi ha paura del morbillo” riportanti la foto di un neonato con il morbillo che il “ricercatore” fa intendere sia stata alterata per la campagna “provax“. La prova? L’immagine originale su Shutterstock, lo stesso sito da dove è stata acquistata la foto usata da Corvelva, dimostrerebbe che i segni del morbillo sono stati aggiunti. Anche i “provax” avrebbero usato ingiustamente una foto violando le regole di Shutterstock modificandola ad arte? Bella domanda, bisogna dare risposta!

Ecco il link e lo screenshot della pagina dove troviamo la foto in vendita su Shutterstock:

La foto in vendita con il neonato privo di segni del morbillo

Una ricerca parziale e superficiale, perché scrollando troviamo anche altre foto dello stesso fotografo (“Andriano.cz“) con il neonato e i segni del morbillo:

La foto del neonato con i segni del morbillo si trova poco sotto l’immagine segnalata dai “freevax”

Come possiamo ben notare, lo stesso fotografo (e a quanto pare padre del neonato) rende disponibile su Shutterstock la foto contestata dai “freevax” e di conseguenza il suo conseguente utilizzo non andrebbe a violare i termini di licenza.

La foto con il neonato e il morbillo in vendita

Abbiamo quindi due genitori e fotografi che rendono disponibili le foto dei propri figli, ma mentre il primo non vuole che il suo venga utilizzato per una campagna a lui sgradita (contestandone la violazione dei termini di licenza) il secondo le rende disponibili a chi vuole parlare di morbillo, di salute e medicina.

Ho ripetuto più volte la contestazione dei termini di licenza, se non l’hanno ancora capito amen.

AGGIORNAMENTO 7 dicembre 2017

Sono passati 2 giorni dalla pubblicazione dell’articolo e compare nuovamente il “taggatore con pretese“. La mia risposta subito sotto:

Sasa: “Contatta i genitori di questo”

David: “Tema già trattato, ripassa a settembre”

Del resto certe volte proprio non ce la fanno:

Sasa: “Il top dei debunker di regime. Smonta solo ciò che gli conviene. Ha trovato i genitori del bimbo della propaganda #freevax ma non quelli della propaganda pro #VACCINI (non sapevo si potesse estrarre il DNA dalle immagini)”

David: “Potrei ridere tanto, ma tanto per questo tuo tweet. Siamo ancora a dicembre, ma è abbastanza per dirti “ripassa a settembre”” [link a questo articolo]