DISINFORMAZIONE Le scuole non possono gestire i dati sensibili e a loro non va consegnato alcun libretto o certificato sui vaccini

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Circola via Facebook un post copiaincollato da diversi account sul tema delle vaccinazioni e l’iscrizione alle scuole:

DA DIVULGARE ALLE FAMIGLIE
Oggi si è espresso il Garante della privacy: le scuole possono trasmettere solo gli elenchi degli iscritti alla Asl.
Null’altro.
Le Asl dovranno poi contattare direttamente le famiglie.
Le scuole non possono gestire dati sensibili (come quelli sanitari), quindi a loro non va consegnato alcun libretto o certificato, come da indicazioni che abbiamo sempre diffuso.

Il provvedimento del 1° settembre 2017 (PDF) pubblicato dal Garante della Privacy riguarda una richiesta dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana (e di altre amministrazioni) intenzionate ad effettuare uno scambio automatico dei dati sulla regolarità vaccinale per favorire il rispetto dell’obbligo previsto dalla legge. Andando a leggerlo con attenzione scopriamo che il messaggio diffuso via Facebook non riporta il vero e che da nessuna parte del provvedimento è previsto un divieto da parte del Garante della Privacy di fornire questi dati alle scuole.

Considerato, inoltre, che la normativa in esame prevede in capo ai genitori, o chi ha la patria potestà, l’obbligo di produrre alle scuole la documentazione comprovante l’assolvimento dell’obbligo vaccinale, nulla osta che le aziende sanitarie, ove lo ritengano, possano prevedere l’invio della predetta documentazione direttamente ai genitori, evitando agli stessi l’onere di recarsi presso la struttura sanitaria e limitando l’afflusso dei richiedenti ai casi in cui risulti effettivamente necessario.

Per chi non vuole navigare nel testo più complesso del provvedimento, il Garante ha pubblicato un comunicato dal titolo “Privacy e vaccini: le scuole potranno inviare gli elenchi degli iscritti alle Asl” (PDF) dove leggiamo chiaramente come stanno le cose:

In particolare, alla luce delle finalità istituzionali perseguite e delle difficoltà operative evidenziate:

• Le scuole – sia quelli pubbliche, sia quelle private – e i servizi educativi per l’infanzia possono trasmettere l’elenco degli iscritti alle aziende sanitarie territorialmente competenti. Tali elenchi potranno essere usati per l’attività di verifica delle singole posizioni e per l’avvio delle procedure previste (ad esempio la convocazione dei genitori), nonché per la pianificazione delle attività necessarie a mettere a disposizione dei genitori la documentazione prevista dal decreto.
Il Garante ricorda che le aziende sanitarie, di propria iniziativa,  al fine di semplificare le procedure, possono già inviare alle famiglie i certificati o altre attestazioni vaccinali per consegnarli alle scuole, senza dover aspettare che siano i genitori stessi a richiederli, nonché inviare altre comunicazioni relative agli obblighi vaccinali, anche a seguito di accordi con gli istituti scolastici.

Come si è arrivati alla formulazione del messaggio diffuso via Facebook? In fondo al comunicato c’è scritta una dichiarazione riferita al Presidente dell’Autorità Antonello Soro:

“Con il nostro provvedimento è ora consentita la trasmissione dei registri degli iscritti dalle scuole alle Asl. Al momento, invece, manca un’adeguata base regolamentare che consenta il flusso inverso, ovvero la trasmissione di dati sensibili dalle Asl alle scuole. Resta naturalmente ferma la nostra disponibilità a esaminare ogni soluzione normativa che possa eventualmente introdurre ulteriori semplificazioni”.

Di fatto si parla della trasmissione dei dati dalle scuole alle Asl, mentre alle scuole vengono forniti dai genitori.

Fate attenzione! Chi riporta il falso all’interno di un’autocertificazione, come quella riguardante l’obbligo vaccinale, è soggetto alle sanzioni previste dal codice penale in materia di “dichiarazioni false e mendaci” (art. 495 c.p.) e “falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” (art. 483 c.p.). L’autocertificazione (PDF) che consegnerete alla scuola è un atto pubblico, e al suo interno vengono richiesti proprio quei dati contenuti nel libretto vaccinale:

Il contenuto dell’autocertificazione sostitutiva

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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