Il caso del bambino morto per colpa del Morbillo a Monza e quello che gli antivax non vogliono capire

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Come i miei colleghi avevo intrapreso la scelta del silenzio in risposta alle parole degli antivax, ma oggi rompo questa scelta e deciso di scrivere questo articolo.

Vediamo qualche titolo di giornale della giornata del 22 giugno 2017:

Furbetti a TGCom24, che da “Vaccini, bimbo leucemico muore a Monza per complicanze da morbillo | Lorenzin: “Rispettare la scienza”” passa a “Vaccini, bimbo leucemico muore a Monza per complicanze da morbillo | Primario: fratellini non cʼentrano” dove scompare la frase “Bambino contagiato dai fratelli non vaccinati“. Ecco cosa riportava per intero prima della modifica:

Il bimbo sarebbe stato contagiato dai suoi fratelli maggiori che non erano stati vaccinati. A confermarlo sono fonti ospedaliere, secondo cui la famiglia avrebbe preferito non far vaccinare i due figli più grandi, nonostante il più piccolo, proprio a causa della leucemia, avesse un sistema immunitario compromesso, e quindi non potesse né essere vaccinato né difendersi contro eventuali infezioni.

Il 23 giugno 2017 il primario di Monza, il dottor Andrea Biondi, smentisce questa versione dei fatti e scagiona i fratelli maggiori perché avrebbero contratto la malattia dopo il fratello deceduto. È probabile che i giornalisti, venendo a conoscenza della malattia degli altri due li abbiano colpevolizzati senza verificare le date e la storia per intero. Male, molto male soprattutto perché con l’ennesimo scivolone giornalistico vengono esaltate le peggiori posizioni degli utenti online, da quelli che hanno accusato i genitori e i fratelli a quelli che cercano in ogni modo di difendere la posizione degli antivax.

Siccome il bambino soffriva di una leucemia linfoblastica acuta e risultava debole dal punto di vista del sistema immunitario, qualche utente era riuscito persino ad affermare che poteva morire anche per un semplice raffreddore:

Ecco un tipico esempio di <sfruttamento mediatico> -per fini politici- di una tragica notizia da parte dei mass-media di stato: La morte di un bambino affetto da una grave forma di leucemia che, sottoposto alla solita chemioterapia demolitiva, avendo il sistema immunitario del tutto azzerato, è deceduto in seguito alle complicanze per aver contratto il morbillo -forse- dai fratelli maggiori non vaccinati e senza alcun sintomo evidente di tale malattia esantematica. Nessun medico o politico favorevole alla normativa voluta dal ministro della salute Lorenzin (del PD), ha detto però che, date le sue già precarie condizioni di salute, il bambino in questione sarebbe potuto morire anche in conseguenza delle complicanze di un semplice raffreddore. Alla faccia della più becera manipolazione dell’informazione e difesa dei soliti squallidi interessi da parte di BIG-PHARMA & Soci!

Su NextQuotidiano è stata pubblicata una raccolta delle peggiori “reazioni avverse” degli “utenti informati“.

Il vero problema è che questo bambino è morto a causa delle complicanze dovute al Morbillo che se non fosse in circolazione si sarebbe potuta evitare la tragedia. Andrea Biondi intervistato dal Corriere spiega la situazione:

«La terapia stava procedendo bene e c’erano buone probabilità che il piccolo guarisse e diventasse un adulto con una vita normale». Andrea Biondi, 62 anni è alla guida della clinica pediatrica dell’Università Bicocca con sede al San Gerardo di Monza. Qui era ricoverato il bambino malato di leucemia, morto ieri per le complicanze legate al morbillo.
Dottore, questo bambino poteva essere salvato?
«La sua unica protezione sarebbe stata l’immunità di gregge, ovvero la copertura vaccinale almeno per il 95 per cento. A metà marzo è stato contagiato dal morbillo ed è stato trasferito in terapia intensiva per il peggioramento complessivo delle sue condizioni. È un effetto dell’epidemia in corso in Italia, a sua volta dovuta al calo di vaccinazioni che ha minato l’immunità di gregge. Il morbillo è particolarmente insidioso perché è già contagioso nel periodo prima che la malattia si manifesti».
Professor Biondi: ma un’eventuale vaccinazione l’avrebbe difeso?
«Dato che stava seguendo una chemioterapia, il suo organismo era fragile e debilitato. Anche se fosse stato vaccinato, il suo corpo non avrebbe potuto difendersi da solo».

La malattia circolava, è un dato di fatto, come di fatto che nonostante la sua condizione il bambino era esposto a contatti di tipo sociale (lo racconta Biondi) e avrebbe potuto contrarre il morbillo ovunque e da parte di chiunque ne fosse venuto in contatto. Se vi fosse stata maggiore attenzione e responsabilità civile si sarebbe potuta evitare tale circolazione e questo dramma. Questo ragionamento è difficile da comprendere per gli antivax, spiegarglielo è come parlare con un muro di gomma che rimbalza i concetti in difesa delle proprie convinzioni.

 

Raccontare solo quello che conviene

Riporto anche il post della pagina Facebook “Autismo e Vaccini” che prende l’occasione al balzo per dar manforte all’area antivax spostando l’attenzione dal vero problema:

Nell’odierna edizione del TG3 Lombardia delle ore 14:00 il Prof. Andrea Biondi smentisce categoricamente la questione riguardante i due fratelli, in quanto, in cuor suo, sa benissimo che il bambino leucemico deceduto è stato contagiato dal morbillo in un reparto dell’ospedale San Gerardo (presumibilmente nel reparto di malattie infettive) dov’era stato appoggiato per mancanza di posti letto. Ci vorrebbe un vaccino contro lo sciacallaggio mediatico!!!

I gestori della pagina Facebook hanno compiuto un atto di disinformazione utile alla causa antivax, tagliando categoricamente le altre dichiarazioni di Andrea Biondi. Durante l’edizione del TG3 Lombardia delle 14:00 del 23 giugno 2017 il primario parla di immunità di gregge, ma guai a citarla! Bisognava tagliarla per fare sciacallaggio mediatico, di cui la pagina avrebbe veramente bisogno di un vaccino (anche per la stupidità):

Si preferisce evitare di parlare del problema principale, fa comodo.

 

La storia del bambino morto a Monza è dell’anno scorso? Lo dicono gli “indagatori del web”

Concludo citando il post Facebook di David Gramiccioli che “indaga accuratamente” sul caso:

Massima condivisione.
Facciamo chiarezza!
La notizia del bambino morto a Monza è identica, identica, alla notizia uscita tempo fa.
Identica!
Ora nel quasi infinitesimale campo delle probabilità potrebbe anche accadere, ma rispetto a questa notizia ho forti dubbi.
Allora mi chiedo, ma chi sono queste persone che stanno scrivendo lettere piene di pathos e che dicono di essere le amiche, le conoscenti, le cugine della mamma del povero bimbo?
Perché non fanno chiarezza sui tempi della notizia?

Poi arriva quella che ha “capito tutto” collegando appunto alcune dichiarazioni di Roberto Burioni dell’anno scorso:

Oggi mi imbatto in questo articolo di Repubblica dove Burioni afferma che il bambino affetto da leucemia a Monza è morto a causa del morbillo alcuni mesi fa
Alcuni mesi fa, non ieri
E perché fare rimbalzare sui giornali questa notizia proprio in questi giorni in cui si sta discutendo dell’approvazione del dl Lorenzin?
Ma io sono la solita complottista a pensare che si riesce a strumentalizzare anche la morte di una povera creatura…….

L’articolo di Repubblica citato da Cettina era del 2016, accidenti! Le date vengono lette solo quando conviene, maledizione! Non lamentatevi se vi danno dei complottisti se non leggete attentamente e vi lasciate trasportare dalla fantasia!

 

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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