Il Blog di David Puente

La vera storia del video dei migranti e il posto di blocco “per rapinare la gente”

Il primo novembre 2016 la pagina Facebook “Condividi Per Informare” pubblica un video con la seguente descrizione:

MIGRANTI FANNO POSTI DI BLOCCO SULLE STRADE PER RAPINARE LA GENTE…IMMAGINATE DI TROVARVI DI FRONTE UNA COSA COSÌ. .

A rigor di logica una pagina che si definisce “Condividi Per Informare” non compie affatto il dovere che si prefigge. Oltre a non riportare alcuna informazione sul luogo dell’accaduto e le circostanze (in una parola: “informare”), i migranti di quel video non sono intenti a “rapinare la gente”, bensì il loro scopo è tutt’altro.

Il video, dai dati riportati in alto a sinistra, è stato registrato il 6 settembre 2016 intorno alle ore 22:03. Dove? Per fortuna vengono riportati due dati sottostanti alla data e all’orario del video, cioè le coordinate geografiche:

I dati forniti danno come risultato Calais, in Francia

Il video sarebbe stato girato dalla telecamera di un camionista a Calais, in Francia, dove è ben noto da tempo un enorme problema riguardo ai migranti che vogliono attraversare lo “Stretto di Dover” (o “Passo di Calais”) per raggiungere il Regno Unito. Infatti, cercando sia la data che la località recuperata tramite le coordinate geografiche, trovo un video di approfondimento dal canale Youtube Spiegeltv (della nota testata tedesca):

L’atteggiamento dei migranti risulta essere estremamente aggressivo e soprattutto pericoloso, sia per i migranti stessi (che rischiano di essere investiti) che per i camionisti che devono attraversare il tratto in direzione Regno Unito (naturalmente impauriti di fronte a certe scene, rischiando un incidente o – potrebbe capitare nel caso investissero qualcuno – il linciaggio).

Di episodi del genere se ne registrano fin dall’anno scorso, come riporta Repubblica il 17 giugno 2015:

Attimi di tensione a Calais, cittadina della costa settentrionale della Francia, dove un gruppo di migranti ha tentato di entrare in un camion per raggiungere il tunnel della Manica e arrivare sulle coste inglesi. Calais, chiamata anche la ‘Lampedusa del Nord’ è il punto di raccolta di ondate di migranti provenienti da Africa e Medio Oriente che tentano di entrare in Gran Bretagna. Secondo le associazioni umanitarie che si occupano di assistenza ai migranti, sarebbero oltre mille le persone che vivono nella baraccopoli cresciuta intorno al terminal. Il campo, conosciuto come ‘La giungla’ è stato definito dagli operatori umanitari come il peggior campo profughi per rifugiati in Europa

Proprio il 5 settembre 2016 Tg24.sky.it riportava la protesta dei camionisti, commercianti e agricoltori a Calais:

Camionisti, commercianti e agricoltori hanno deciso di bloccare l’autostrada A16 a Calais, nel nord della Francia, per chiedere la chiusura del campo profughi noto come la “Giungla”

A proposito del campo “La giungla”, considerato un vero e proprio inferno (come riporta un articolo de Linkiesta con fotografie che riportano uno stato veramente deprimente del posto), è stato chiuso a fine ottobre:

Dovrebbero durare circa una settimana le operazioni di sgombero del campo profughi di Calais, nord della Francia, che in 18 mesi ha ospitato fra i 6.400 e gli 8.300 migranti, conosciuto con il nome di ‘Giungla’. I primi autobus per il trasferimento sono già partiti verso le destinazioni dei campi di accoglienza e orientamento, ma secondo i media francesi c’è da registrare anche la protesta dei residenti dei comuni che dovranno accogliere i migranti.

Cose che dovrebbe raccontare una pagina Facebook che si fa chiamare “Condividi Per Informare“, ma di fatto non informa facendo pensare agli utenti che si tratti di una rapina.