BUFALA La statua di Gesù apre e chiude gli occhi in Messico

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Il 12 agosto 2016 Il Mattino pubblica un articolo dal titolo “La statua di Gesù apre e chiude gli occhi. Gli esperti: “Non è un falso” -Video“. Lo riporto di seguito (errori compresi):

Il video girato in una chiesa in cui è chiaramente visibile una statua raffigurante Gesù in croce che apre e chiude gli occhi ha suscitato molte perplessità tra credenti e non.
Le immagini, che risalgono allo scorso giugno, sono state riprese in una chiesa nello Stato messicano di Coahuila de Zaragoza e sembrano mostrare gli occhi di Cristo che si aprono, per poi richiudersi lentamente.

Mentre in molti credono che il filmato mostri la statua prendere vita, altri sostengono che non sia altro che un’illusione ottica o un video manomesso. Ma secondo l’esterto di attività paranormali Ivan Escamilla, non c’è niente di ‘insolito’ nel filmato. Il video è diventato rapidamente virale dopo essere stato pubblicato su Adimensional – un sito web dedicato alla ricerca su casi insoliti e paranormali – questa settimana.

Escamilla ha detto che più di 20 specialisti del paranormale, come pure i sacerdoti ed esperti di effetti speciali hanno trascorso settimane ad analizzare il video e non vi hanno trovato nulla che facia sospettare un falso.
Tuttavia, le autorità sotto la diocesi di Saltillo hanno respinto il filmato e si rifiutano di guardarlo.

Il manifesto Facebook per la festività del 6 agosto
Il manifesto Facebook per la festività del 6 agosto

Il video è stato pubblicato il 3 agosto 2016 (a 3 giorni dalle festività dello stesso “Santo Cristo“) sul canale Youtube “Adimensional Paranormal” ottenendo ad oggi quasi 4 milioni di visualizzazioni:

Cosa non quadra

Ci sono degli elementi nel video che non quadrano: dal momento in cui la statua “aprirebbe gli occhi” alcune aree della statua cambiano, ma le noteremo meglio alla “chiusura”.

Il momento della presunta "apertura" degli occhi. Gli elementi presenti nel corpo vengono sfuocati, mentre il resto non del tutto.
Fotogrammi dell’apertura degli occhi a confronto

Di seguito i 2 fotogrammi consecutivi del video in cui la statua avrebbe gli occhi aperti e subito dopo chiusi:

Questa GIF serve per farvi notare i cambiamenti durante la "chiusura" degli occhi
Questa GIF serve per farvi notare i cambiamenti durante la “chiusura” degli occhi (2 fotogrammi consecutivi)

L’elemento che meno si nota è il naso, che cambia leggermente durante la chiusura degli occhi. Si nota di più il capezzolo destro che cambia dimensione e forma, mentre dettagli come ombre e luci tornano a presentarsi come prima e senza essere sfocati. In quest’ultima parte (relativa alla chiusura degli occhi) non si può parlare di angolazioni della fotocamera del cellulare (con il quale è stato ripreso il video originale) o di riflessi causati dalla luce, siccome questi fotogrammi sono consecutivi (per chi non comprendesse: il primo fotogramma viene immediatamente dopo in secondo in ordine di tempo nel video).

Secondo quanto dichiarato dal vescovo di Saltillo, Raúl Vera López, si tratta di un video editato, mentre il vicario della Catedral de Santiago (il luogo dove è situata la statua), Humberto García Sánchez, racconta che spesso i credenti pensano di vedere la statua sorridere o di guardare verso il basso, ma si tratta solo di illusioni ottiche causate dal guardare fisso la figura stessa. Questo ha fatto seccare non poco il gestore del sito che ha diffuso il video, Ivan Escamilla, il quale ha accusato la Chiesa di prendere in giro e di non difendere i propri credenti.

La “difesa”

Risulta curioso che nel video si dichiari che Adimensional non affermi o neghi la veridicità del video e che solo l’autore dello stesso può confermarne la veridicità. Se però provi a contestarne la veridicità scatta la difesa condita da “sfide” senza senso.

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“Adimensional non afferma o nega la veridicità del materiale presentato, siccome solo è un evidenzia di un fenomeno che solo l’autore può confermare”

Nonostante Adimensional dichiari quanto sopra riportato, per Ivan Escamilla non si tratta di un falso, per lui è vero, nonostante già il 1 agosto 2016 (prima della pubblicazione del video su Youtube) affermasse a Eldiariodecoahuila.com.mx di non sapere se il video è realmente vero o solo un’illusione ottica e che se il video fosse vero attirerebbe l’attenzione della gente.

Da El Diario: "El investigador de lo paranormal dijo no saber si en realidad es un milagro, o una ilusión óptica; no es una edición de video pero sí es real y llama la atención; ojalá que para la gente que sí cree sea cierto; nosotros sólo presentamos el video y los resultados de la investigación, pero la gente tiene la última opinión, comentó."

“El investigador de lo paranormal dijo no saber si en realidad es un milagro, o una ilusión óptica; no es una edición de video pero sí es real y llama la atención; ojalá que para la gente que sí cree sea cierto; nosotros sólo presentamos el video y los resultados de la investigación, pero la gente tiene la última opinión, comentó.”

Sono andato a vedermi il suo profilo Facebook per vedere come sostiene la veridicità del video, ma lasciatemelo dire: tante chiacchere, incoerenza e complottismo.

Il ragazzo spiega che il video non è stato fatto da lui, ma da una persona che (“a causa del suo lavoro”) non vuole essere citata (ha richiesto l’anonimato), allontanando di fatto le probabili accuse contro di lui che lo potevano vedere come l’autore della falsificazione del video. Nonostante inizialmente sostenga che chiunque possa farsi la propria opinione e dia la libertà di analizzare il video, se gli viene spiegato perché si tratti di un falso non gli va bene comunque. Eppure Joe Martinez, membro del gruppo che avrebbe studiato il video, durante l’intervista rilasciata al programma “Primer Impacto” non afferma con sicurezza che si tratti di un video vero, ma con fare estremamente dubbioso (mostrando una chiara smorfia) usa il condizionale: “potrebbe essere vero“.

La smorfia di Joe Martinez prima di affermare, con fare dubbioso, che "probabilmente il video è vero"
La smorfia di Joe Martinez prima di affermare, con fare dubbioso, che “probabilmente il video è vero”

L’esperto dell’occulto sostiene che il video non può essere falso perché è stato girato con il cellulare (lasciatemelo dire: “Santo Cristo!!!“) e per dimostrarlo sfida chiunque a ripetere le riprese con le stesse condizioni (luogo della ripresa, luci e via dicendo) e di trovargli l’App per cellulare che permetta di fare l’editing così sofisticato del video (ripeto: “Santo Cristo cosa odono le mie orecchie!!!“). Successivamente, probabilmente resosi conto della sfida senza senso (montare un video del genere da cellulare), ne spara un’altra: citando Premiere e After Effects, sfida gli “esperti” a rifare il video (sempre andando di persona a riprendere con lo stesso modello di cellulare, angolatura e luci) e dimostrargli che si tratta di un video editato. Si, sarebbe curioso trovare un esperto di “effetti speciali” e fargli fare il lavoro, ma dubitate che ce ne sia almeno uno capace di farlo? Suvvia!

Il video sotto riportato è stato pubblicato dal canale Youtube di Gabehash, il quale aveva chiesto ai ragazzi di JJPD Producciones di mostrargli la tecnica in After Effects. Detto fatto, quello che vedete è il risultato di un giorno di lavoro:

A Escamilla non andrebbe comunque bene, siccome non si tratta della stessa statua e nelle stesse condizioni del video da lui diffuso sul suo canale Youtube.

Il "comunicato" dopo la pubblicazione del video
Il “comunicato” dopo la pubblicazione del video, dove sostiene di non credere alle religioni e ai miracoli, ma crede in Dio e in quello che lui vede.

Noto che lo stesso Escamilla sostiene in un video (e prima in un post Facebook riportato nell’immagine qui sopra) di non credere ai miracoli, di non essere un credente (così nel video, mentre nel post Facebook sostiene non credere alle religioni), ma di credere in Dio e in quello che lui vede. Siccome “lui vede e gli altri no” (nonostante non fosse presente e creda ad un video fornito da terzi via cellulare) attacca la Chiesa (con i classici stereotipi, condivisibili o meno), in particolare il vescovo di Saltillo (in seguito alle sue dichiarazioni rilasciate quattro giorni dopo la pubblicazione del video) perché nega la veridicità del “miracolo”. Così facendo, secondo l’indagatore dell’occulto, la stessa Chiesa starebbe prendendo in giro e non starebbe difendendo dalle accuse di credulità i propri fedeli che credono nel video. Insomma, seguendo tale ragionamento la Chiesa dovrebbe dire “è vero” di fronte ad ogni presunto miracolo altrimenti ne pagano le conseguenze i credenti? È un ragionamento privo di logica, i credenti vanno difesi dalle bufale appunto perché facili da condizionare (infatti qualcuno ha persino accusato il vescovo di essere ateo dopo aver etichettato il video come falso).

Nel suo “comunicato” Escamilla invita i credenti a non diventare fanatici e che la fede non deve costare neanche un “peso” (moneta messicana). Nel primo video di “difesa” sostiene di aver smesso di credere perché le religioni si fanno “pagare” per il loro “servizio”, parla di “mancanza di rispetto verso la fede” e quindi per i fedeli, ma di fatto se la Chiesa avesse subito dichiarato la veridicità del video (anziché bollarlo come falso grazie all’editing video) ne avrebbe potuto approfittarne per attirare i credenti verso il luogo di culto (già di fatto famoso) portando a se ulteriore “moneta”. Chissà quanti credenti, dopo la pubblicazione del video del 3 agosto, si saranno recati alle festività del 6 agosto donando di conseguenza denaro alla Chiesa che ospita la statua perché ritenuta miracolosa. Pubblicando quel video, palesemente editato, chi starebbe prendendo in giro i fedeli?

Parlando sempre di “moneta”, nel suo video di “difesa” sostiene apertamente di non guadagnare dalla pubblicazione del video, eppure questo presenta i classici banner pubblicitari nella timeline che riconducono alla monetizzazione Adsense via Youtube. Che sia lui o qualcun altro dei suoi (eppure rivendica la proprietà di tutto ciò che condivide tramite “Adimensional”), il video sta comunque portando un guadagno tramite le numerose visualizzazioni ottenute fino ad ora.

Il video presenta la monetizzazione.
Il video presenta la monetizzazione Adsense.

Bisogna anche dire che il ragazzo si occupa di queste storie e ci guadagna, avendo un programma radio, un programma TV e pubblicando libri a suo nome (come il libro del 2016 dal titolo “Leyendas de Saltillo”).

Il libro
Marketing del libro

Successivamente nel video di “difesa” parla di monetizzazione e che sia giusto che lui ci guadagni qualcosa siccome ha investito in passato per la sua istruzione. Parzialmente d’accordo, ma lo facesse senza diffondere e difendere a spada tratta un video palesemente falso. Ormai la frittata è fatta ed è evidente che cerchi in tutti i modi di difendere la sua credibilità.

Arriviamo infine all’otto agosto 2016 dove in un video, pubblicato su Youtube dal canale “Ministerio Es la Hora de la Verdad & Eliezer Lara Montoya OFICIAL”, l’indagatore dell’occulto mette le mani avanti sull’autenticità del “miracolo”.

Ecco quanto dichiarato:

Il video è arrivato a noi e noi, come programma del paranormale, abbiamo soltanto presentato l’evidenza. Per un mese lo abbiamo analizzato, però in base ai nostri mezzi, che non sono tanto tecnologici come un Pixar o un Walt Disney che hanno ben altra tecnologia, abbiamo concluso che non ci fosse editing video, almeno non un editing tanto conosciuto e moderno. A cosa voglio arrivare? Che abbiamo presentato il video come un’evidenza confidando nella persona che ce lo ha presentato e nelle condizioni in cui ci è stato consegnato. Se mi chiedete personalmente se è un fenomeno soprannaturale non posso confermarlo, non sono stato sul posto presente e non abbiamo fatto un investigazione sulla statua del Cristo, cosa difficile che avvenga.

Insomma, lui e il suo team crede ad una persona (non si sa chi sia, siccome avrebbe richiesto l’anonimato), che se ci fosse un’opera di editing sarebbe di un tipo a lui non conosciuto o nuovo, e che non si sente di affermare che il video sia vero.

Per carità! Della serie “ci credo, ma non ne sono sicuro”.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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