Il Blog di David Puente

La storia della Raggi e lo stop agli aumenti della bolletta dell’acqua

Attenzione, a Roma avrebbero bloccato l’aumento delle bollette dell’acqua. Lo annuncia oggi Virginia Raggi dal Blog delle Stelle con un articolo dal titolo “Vittoria 5 Stelle: la bolletta dell’acqua a Roma non aumenta“:

Siamo riusciti a fermare l’aumento della bolletta dell’acqua deciso dall’Autorità dell’Energia per il 2016: se non lo avessimo fatto, avremmo avuto da subito un incremento della tariffa del 4,9%. Il M5S questo aumento lo ha fermato avanzando una proposta che soddisfa anche i soci privati di ACEA, un’azienda che deve rimanere in salute e che può farlo indirizzando i propri piani nell’esclusivo interesse dei cittadini.

Così Roma fa valere il suo 51%. L’acqua è un bene comune essenziale alla vita e noi stiamo lavorando con la prospettiva di far rispettare il referendum del 2011.

Certo, lo stop per quest’anno non ci basta: vogliamo vederci chiaro e avvieremo da subito un’interlocuzione con l’autorità per l’energia elettrica e il gas per esaminare e intervenire sulla tariffa. È un impegno che i comuni dell’ATO2, che hanno votato questa proposta, vogliono portare avanti per una maggiore trasparenza e per poter finalmente avere voce in capitolo.

Come vedete, c’è chi fa politica sui giornali e chi fa politica per i romani, c’è chi mendica titoli sulla stampa e chi lavora per il bene della città. Noi, felici di stare dalla parte giusta della storia.

Avrebbero fermato l’aumento della bolletta dell’acqua quindi? Vediamo cosa dice l’ACEA nel suo comunicato stampa di ieri 27 luglio 2016 (formato PDF):

Roma, 27 luglio 2016 – Acea S.p.A. rende noto che in data odierna la Conferenza dei Sindaci dell’ATO 2 ha approvato le determinazioni tariffarie per il periodo 2016-2019.

Tali determinazioni sono state assunte dalla Conferenza dei Sindaci dell’ATO2 – presieduta dalla Sindaca Metropolitana, Virginia Raggi – sulla base dei meccanismi regolatori vigenti che prevedono la partecipazione del Gestore Acea ATO2 S.p.A..

La decisione adottata – al fine di perseguire le esigenze di sostenibilità tariffaria, la salvaguardia dei necessari investimenti e il rispetto del piano economico finanziario del Gestore nell’interesse di tutti gli Azionisti – prevede una dilazione temporale degli incrementi tariffari che avrebbero dovuto trovare applicazione nel 2016 a fronte del riconoscimento di un onere finanziario di mercato a compensazione della dilazione.

Parliamo di dilazione, o in altre parole di un rinvio del pagamento, con un riconoscimento di un onere finanziario a compensazione della dilazione stessa. Della serie “non paghiamo oggi, paghiamo domani“.