Il Blog di David Puente

BUFALA – Pappa e pannolini gratis agli extracomunitari in farmacia

La tecnica è tra le più vecchie:

  1. Prendi un’immagine a caso ma utile per la bufala.
  2. Racconta una storia che farebbe infuriare chiunque.
  3. Non dare riferimenti come data e luogo dell’accaduto.
  4. Citare qualche documento senza riferimenti specifici.

La bufala è servita.

In questo caso abbiamo:

  1. Le immagini a caso sono le donne di colore con i loro bambini. Foto presa a caso tra le migliaia presenti su internet cercando “mamme africane”, diciamo pure da questo blog.
  2. La storia racconta di un ingiustizia sociale dove gli immigrati hanno tutto gratis e gli italiani no, ma soprattutto la parola magica: “GRATIS”.
  3. Nessun riferimento ad una data, se non un “stamane” (mattina del giorno di mai?).
  4. Citare il foglio di una ASL, ma senza dire di quale si tratta (di che regione?).

Il punto 3 e il punto 4 sono fondamentali, soprattutto la 4 siccome le ASL sono aziende dotate di autonomia organizzativa. Come si fa a dire un’informazione del genere senza dire il periodo e il luogo? Forse perché, appunto, è una bufala.

Altra cosa che si può ben vedere è il quinto punto, non citato in precedenza, della bufala: prendo un’immagine pubblicata da altri, che ha avuto successo, e la riutilizzo per i miei scopi. In questo caso potete notare che la foto è stata firmata, mentre nelle precedenti no. Non capisco però la censura dei volti, forse per dare un valore aggiuntivo di “serietà”.

Naturalmente ho cercato notizie a riguardo. Qualche giornale online, qualche blog, niente di niente. Al massimo i pannolini gratis per i disabili.

Evitate di diffondere immagini senza dati, senza alcun riferimento, e con solo storielle da 4 soldi.