Il Blog di David Puente

Le Newsletter sono superate

Preferite ricevere una newsletter o ricevere le ultime news di vostro interesse attraverso le notifiche del vostro social network preferito? Quale è il vostro strumento preferito per ricevere gli aggiornamenti di un sito internet?

Ho pensato di scrivere questo articolo dopo aver analizzato le visite ricevute da 3 siti che gestisco per conto dei miei clienti: su 100 visite solo 5 sono generate via email (Newsletter), contro un ottimo 58% dai Social Network (primo tra tutti Facebook).

E’ molto più facile che un utente faccia un “Mi piace” ad una pagina di Facebook, o decida di diventare un “Follower” di un account Twitter, piuttosto che una macchinosa iscrizione ad una newsletter (che a volte richiede diversi livelli di sicurezza e di approvazione dell’iscrizione).

L’email, come strumento di aggiornamento, è uno strumento ormai vecchio, obsoleto e fastidioso, surclassato dai Social Network.

Quante volte vi siete trovati nella fastidiosissima situazione di cercare il modo di disiscrivervi da una newsletter che non vi interessa più? Quanta volte vi siete ritrovati iscritti ad una newsletter senza averne fatto richiesta?

Digitare un tasto “Mi piace” o un tasto “Follow” è un gesto immediato, lo stesso vale per un “Non mi piace più” o un “Non seguire più”. Attraverso Facebook potete anche filtrare, con un semplice click, le notifiche nella vostra homepage.

Le Newsletter, inoltre, non trasmettono la stessa curiosità di uno Status di una pagina Facebook. Quando apriamo la nostra casella di posta generalmente non guardiamo per prima cosa le numerose email di “spam” (newsletter, notifiche varie ed eventuali), piuttosto le email dirette provenienti da amici, colleghi o datori di lavoro. Quante volte avete ignorato una newsletter dicendo a voi stessi “la apro una prossima volta”?

Al contrario di una Newsletter, la nostra Homepage di Facebook ci fornisce molte notifiche che possono suscitare il nostro interesse, come quella sotto riportata:

Una semplice frase per richiamare interesse, una foto può attrarre lo sguardo dell’utente mentre effettua lo scrolling della Homepage di Facebook, delle “Call to action” che invitano l’utente ad attivarsi, infine uno short link che non fa intuire immediatamente il contenuto dell’articolo e il sito di destinazione.

A volte questi status di Facebook possono essere ingannevoli, la frase d’interesse usata può farci pensare ad un’accaduto gravissimo che, una volta davanti all’articolo pubblicizzato, non si rileva cosi grave come potevamo immaginare. Tuttavia ha suscitato un interesse, curiosità, e la tanto cercata visita al sito pubblicizzato è arrivata.

L’informazione la fanno oramai i Social Network, non più le Newsletter.