Con la Riforma i senatori saranno eletti dai cittadini? Dove sta la bufala di Matteo Renzi?

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Per i pigroni cronici:

La scheda elettorale del Senato presentata da Matteo Renzi è una pura supposizione. Secondo la Riforma sono i Consigli Regionali ad eleggere i senatori, ma tale scelta deve essere fatta in conformità di una legge elettorale che potrebbe provvedere tale scheda secondo un disegno di legge presentato dai senatori del PD. Attenzione però, c’è un fatto molto curioso che andrete a leggervi a fine articolo!

Il 17 novembre 2016 il senatore del Partito Democratico Vannino Chiti rilasciò un’intervista a L’Unità (““Con la riforma i senatori verranno eletti dai cittadini, basta falsità”. Parla Vannino Chiti“) in cui sosteneva quanto segue:

Per i sostenitori del No con la riforma i cittadini perdono il loro diritto ad eleggere i senatori. È così?

«Non è vero, perché la legge costituzionale è inequivocabile. Dice che i Consigli regionali eleggono i senatori, in “conformità alle scelte espresse dagli elettori” quando si rinnovano i consigli regionali. Quindi il Senato dev’essere conforme, cioè deve rispettare le scelte degli elettori, e questi, in quanto tali, esprimono il voto. Sarà la legge ordinaria a stabilire come verranno eletti».

Il 29 novembre Matteo Renzi intervenne in diretta dalla sua pagina Facebook per parlare proprio di questo tema, mostrando la presunta scheda elettorale per l’elezione dei senatori da parte dei cittadini:

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Il 30 novembre a Repubblica TV interviene Matteo Renzi:

Quando Giannini va a votare […] nella scheda in cui lei vota […] lei ha un altro parte della scheda dove c’è scritto “Chi vuoi mandare al Senato dei consiglieri regionali?”.

Mario Calabresi, di fronte a questa dichiarazione, fermò il Presidente del Consiglio specificando che questa situazione non è prevista dalla riforma costituzionale, perché riguarda una successiva legge elettorale. È la stessa cosa spiegata il 29 novembre da Renzi dalla sua pagina Facebook durante la diretta.

Non è mancato l’intervento del Movimento 5 Stelle attraverso il Blog e attraverso la pagina Facebook:

post-5-stelle-senato-renzi

RENZI MENTE SPUDORATAMENTE! QUESTA SCHEDA ELETTORALE NON ESISTE! DIFFONDETE PER FAVORE!
Prendiamo il testo della riforma costituzionale che Renzi vuole far approvare agli italiani:
Articolo 57 comma 2:
I Consigli regionali e i Consigli delle Province autonome di Trento e di Bolzano eleggono, con metodo proporzionale, i senatori tra i propri componenti e, nella misura di uno per ciascuno, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori.
Tutti possono capire che i Consigli regionali (soggetto) eleggono (verbo) i senatori (complemento oggetto). Non i cittadini. I consigli regionali. E’ scritto nella riforma. Nero su bianco. Come si può dire il contrario e spacciarlo per verità? Confrontate con l’articolo 56 che riguarda l’elezione dei deputati:
Articolo 56 comma 1
La Camera dei deputati è eletta a suffragio universale e diretto
Questa sì che rimane eletta dai cittadini. Non il Senato. Il voto al Senato sarà dei consigli regionali. C’è scritto! Lui vi dice che non è vero, mente davanti all’evidenza! Non fidatevi. Informatevi e informate su cosa prevede veramente la riforma: SE VINCE IL SI’ IL SENATO NON SARA’ ELETTO DAI CITTADINI, E’ SCRITTO NELLA RIFORMA.
foto di Comitato per il NO

È corretto riportare il comma 2 dell’articolo 57 previsto dalla Riforma Costituzionale, ma riportare soltanto un comma senza i restanti collegati (il quarto e il quinto) non lo è affatto:

differenze-costituzione-art-57

La durata del mandato dei senatori coincide con quella degli organi delle istituzioni territoriali dai quali sono stati eletti, in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri in occasione del rinnovo dei medesimi organi, secondo le modalità stabilite dalla legge di cui al sesto comma.

Con legge approvata da entrambe le Camere sono regolate le modalità di attribuzione dei seggi e di elezione dei membri del Senato della Repubblica tra i consiglieri e i sindaci, nonché quelle per la loro sostituzione, in caso di cessazione dalla carica elettiva regionale o locale. I seggi sono attribuiti in ragione dei voti espressi e della composizione di ciascun Consiglio.

Facendo una sintesi estrema, quella scheda mostrata da Renzi non esiste e non è regolamentata da una legge elettorale approvata in Parlamento, lui stesso lo spiega. Poteva mostrarne una qualsiasi ma di fatto non rispecchia al 100% il futuro legato ad un eventuale vittoria del SI.  Alla fine, comunque, saranno i Consigli Regionali ad eleggere i senatori basandosi su una legge elettorale che dovrà essere trattata dall’attuale Parlamento. Non è detto che venga approvata proprio quella spiegata dal Presidente del Consiglio, potremmo trovarci di fronte a tutt’altra regolamentazione.

Un fatto curioso riguarda proprio la proposta di legge elettorale presentata dallo stesso Partito Democratico ben prima dell’approvazione della Riforma in Parlamento, come possiamo vedere nel sito Senatoripd.it in un comunicato del 20 gennaio 2016, dove spiegavano l’articolo 57 della Costituzione previsto dalla Riforma:

Il nuovo art.57 della Costituzione prevede che i consigli regionali eleggano – con metodo proporzionale – 74 senatori-consiglieri regionali e 21 senatori-sindaci.

Al comma 5 si prevede che i consigli regionali eleggano i consiglieri regionali-senatori “in conformità alle scelte espresse dagli elettori” in occasione del rinnovo dei Consigli regionali.

Al comma 6 si rimanda a una legge per regolamentare questo procedimento.

Con questo Disegno di Legge si rende compatibile la formale elezione dei 74 membri del nuovo Senato da parte dei consigli regionali con il rispetto pieno dell’espressione popolare in occasione delle elezioni regionali.

Sulla modalità di elezione del Senato vi era stato,infatti, un lungo confronto parlamentare risolto nella seconda lettura al Senato dall’emendamento al comma 5 (“in conformità alle scelte”), di cui questo disegno di legge rappresenta una naturale prosecuzione applicativa.

Nella legge proposta, il territorio della Regione viene suddiviso in tanti collegi quanti sono i senatori da eleggere: in ogni collegio può essere presentato un solo candidato per ogni lista regionale, sul modello del sistema elettorale del Senato fino al 1992.

Nelle regioni che eleggono un solo consigliere regionale-senatore, il collegio corrisponde all’intero territorio regionale.

Un genere non potrà essere rappresentato nelle candidature più del 60%

Sulla base delle scelte espresse dagli elettori nel segreto dell’urna si definirà una graduatoria regionale e si attribuiranno – con il sistema proporzionale – i seggi eventualmente spettanti a ogni lista regionale; successivamente si stilerà la graduatoria interna di ogni lista regionale sulla base dei risultati ottenuti nei collegi (% sulle scelte totali).

Il Consiglio regionale, quindi, eleggerà i senatori-consiglieri prendendo atto dell’espressione degli elettori, senza poterla, però, modificare.

Con questo disegno di legge, dunque, il giorno delle elezioni regionali l’elettore riceverà 2 schede: una per il rinnovo del Consiglio regionale e una per la scelta dei senatori attribuiti alla regione.

I senatori così eletti saranno anche consiglieri regionali e non sarebbero,invece, dei “nominati” dal Consiglio regionale al suo interno.

Il ruolo di senatore-consigliere regionale – con l’unica eccezione del Presidente della Regione – sarà incompatibile con incarichi di giunta, nell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e delle Commissioni.

Il disegno di legge prevede anche le modalità di elezione da parte del Consiglio regionale dei 21 senatori-sindaci. Il Consiglio regionale voterà scegliendo tra una terna di nominativi proposta dal Consiglio delle Autonomie Locali di ogni regione.

Il disegno di legge è stato sottoscritto dai senatori:

FORNARO, BROGLIA, CASSON, CHITI, CORSINI, D’ADDA, DIRINDIN, GATTI, GOTOR, GUERRA, GUERRIERI PALEOTTI, LAI, LO GIUDICE, LO MORO, MANASSERO, MARTINI, MIGLIAVACCA, MUCCHETTI, PEGORER, RICCHIUTI, RUTA, SONEGO, TOCCI, TRONTI.

Il fatto curioso? Questa proposta di legge “Norme per l’elezione del Senato della Repubblicanon risulta depositata al Senato. Ho linkato i nomi dei senatori sopra citati alla loro scheda “Iniziativa legislativa” del sito del Senato, dove il senatore Fornaro dovrebbe essere il primo firmatario (i seguenti nell’elenco sono posti in ordine alfabetico):

scheda-attivita-fornaro

Ha presentato come primo firmatario i DDL

  1. S. 1841Modifica all’articolo 49 del testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, in materia di governance della Rai.
  2. S. 2532Norme per l’elezione della Camera dei deputati. Delega al Governo per la determinazione dei collegi uninominali.

Ha presentato come cofirmatario i DDL

S. 8 , S. 11 , S. 16 , S. 54 , S. 69 , S. 103 , S. 180 , S. 243 , S. 244 , S. 248 , S. 252 , S. 264 , S. 397 , S. 400 , S. 404 , S. 585 , S. 642 , S. 665 , S. 666 , S. 687 , S. 724 , S. 734 , S. 808 , S. 860 , S. 864 , S. 959 , S. 984 , S. 989 , S. 1003 , S. 1005 , S. 1007 , S. 1026 , S. 1061 , S. 1075 , S. 1113 , S. 1151 , S. 1178 , S. 1196 , S. 1204 , S. 1230 , S. 1247 , S. 1259 , S. 1295 , S. 1322 , S. 1378 , S. 1394 , S. 1462 , S. 1505 , S. 1525 , S. 1645 , S. 1787 , S. 1817 , S. 1881 , S. 1894 , S. 1896 , S. 1942 , S. 2037, S. 2042 , S. 2061 , S. 2081 , S. 2121 , S. 2177 , S. 2213 , S. 2231 , S. 2236 , S. 2263 , S. 2266 , S. 2424 , S. 2592

Insomma, è tutto da vedere.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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