La foto dell’affresco del 300 imbrattato al tempio di San Lorenzo a Vicenza

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Avevo visto questa immagine condivisa da alcuni miei contatti, ma non immaginavo che venisse richiesta verifica. Parlo della seguente foto pubblicata da Giancarlo Pesce il 10 agosto 2016 alle 17:18:

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Non ho davvero parole per definire l’idiota che ha avuto la brillante idea di taggare un affresco del ‘300 nella Basilica di San Lorenzo… Caro HERMBONE, probabilmente, coglione come sei, adesso ti sentirai pure un eroe rivoluzionario, soddisfatto nella tua cameretta. Invece sei solo uno sfigato, che non ha niente di meglio da fare che rovinare il murale di un artista vissuto 700 anni prima di te. Sappi che hai il totale disprezzo di tutti i writer e street-artist di Vicenza. P.S.: vi ringrazio se vorrete condividere questo post x in modo che l’idiota possa leggerlo. Stiamo cercando di identificarlo: se avete idea di chi possa essere, scrivetemi in pvt. Grazie.

Ecco la foto completa:

La foto dell'atto vandalico
La foto dell’atto vandalico

Cercando informazioni sugli affreschi presenti presso il tempo di San Lorenzo a Vicenza trovo l’articolo di VicenzaToday del 10 agosto 2016 (pubblicato alle 16:36) dal titolo “Vicenza, vandali al tempio di San Lorenzo, imbrattato affresco del ‘300” in cui è riportata la foto con lo stesso scenario assieme al sindaco vicentino Achille Variati:

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Mercoledì pomeriggio il sindaco Achille Variati si è recato in sopralluogo al tempio di San Lorenzo, dove un affresco di un anonimo giottesco, databile al 1320 circa, è stato imbrattato da una serie di scritte e simboli con vernice spray di colore nero.

Lo scempio, risalente a inizio settimana, interessa la muratura e marginalmente la superficie affrescata dell’opera, collocata in una nicchia alla sinistra della facciata del tempio.

“Chi deturpa la città con scritte è un vandalo, chi imbratta opere d’arte è un delinquente – ha dichiarato il sindaco Achille Variati –. Appena ci è giunta la segnalazione di padre Giulio Cattozzo della Provincia Padovana dei Frati Minori Conventuali, a cui esprimo la mia solidarietà per questo scempio, abbiamo presentato una denuncia contro ignoti. Intendo inasprire le sanzioni, che passeranno da 50 a 500 euro, per chi imbratta i muri della città. E aumenteremo i controlli per individuare i responsabili, ricordando che il Comune mette a disposizione spazi appositi per coloro che esprimono la propria arte con le bombolette. Ma questa che vediamo oggi non è un’espressione artistica; è solo espressione di stupidità”.

L’affresco, collocabile tra il 1300 e il 1320, raffigura la Crocifissione ed è attribuito a un artista appartenente alla scuola del “giottismo vicentino”, il movimento del quale fecero parte un gran numero di pittori legati dall’insegnamento e dall’imitazione dei modelli di Giotto.

Il dipinto si presenta frammentario: perduto l’intonaco degli strati più bassi, se ne è salvata solamente la parte superiore, evidentemente in virtù del riparo offerto dalla volta della nicchia. L’affresco era stato restaurato nell’estate del 2006.

Il Comune ha già contattato ditte specializzate in questo tipo di restauri per un intervento urgente di ripristino e rimozione delle scritte d’intesa con le prescrizioni della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici di Verona, già informata dell’accaduto.

Al termine del sopralluogo, i tecnici di AIM Amcps hanno messo in sicurezza la nicchia in modo da rendere inaccessibile l’affresco.

Ecco un’altra foto pubblicata da Adnkronos:

L'affresco imbrattato con scritte di vernice nera - Adnkronos
L’affresco imbrattato con scritte di vernice nera – Adnkronos

Purtroppo di vandali che compiono atti di questo genere non mancano durante questa estate 2016: è successo anche all’Eremo di San Cassiano.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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