Annullato il reato di pedofilia in Turchia? Amnistia per le nozze con le spose bambine?

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Premessa

Respirate prima di leggere tutto, ragionate ed evitate di accusare come degli idioti che questo articolo sia a sostegno della pedofilia o a favore del matrimonio delle “spose bambine”. L’articolo non nega l’esistenza di questo tema, ben trattato e argomentato da enti come Human Right Watch.

Mi è stato chiesto di analizzare la notizia riportata nell’articolo di Agenpress.it dal titolo “Turchia. Annullato il reato di pedofilia. E’ amnistia per le nozze con le ‘spose-bambine’” del 15 luglio 2016:

Agenpress – Le associazioni per i diritti dei minori hanno annunciano di voler ricorrere davanti alla Corte europea per i diritti umani. Una decisione, quella della Alta Corte di Istanbul, che rischia di costituire una sorta di amnistia per le nozze che coinvolgono le cosiddette ‘spose bambine’, che secondo alcune stime in Turchia sono già oggi circa 3,5 milioni.

La Corte costituzionale turca ha annullato, infatti, una norma che prevedeva il reato di pedofilia per gli atti sessuali compiuti con minori di 15 anni, che adesso dovrebbero quindi essere considerati alla stregua di abusi sessuali ordinari.

La pronuncia, infatti, emessa dalla Corte con una maggioranza di 7 giudici contro 6, nasce da un rinvio da parte di un tribunale locale, secondo cui la legislazione vigente non permette di distinguere nei casi di abusi su minori tra quelli compiuti nei confronti di bambini piccoli e quelli che riguardano adolescenti dai 12 anni in su, che potrebbero avere consapevolezza della natura di un atto sessuale. In assenza di sospensive o marce indietro di altro tipo, la nuova normativa entrerà in vigore da gennaio.

Prima di andare avanti voglio parlare della foto usata per l’articolo:

La foto usata da Agenpress.it
La foto usata da Agenpress.it

Sarebbe gradita almeno una scritta “foto di repertorio” o “immagine tratta dal web”, ma non è presente. La sola foto aveva fatto pensare a qualche utente che l’articolo fosse una bufala perché l’uomo nella foto non poteva essere un turco per gli abiti che porta con se.

La foto non riguarda affatto la Turchia, ma l’Afghanistan. Questa foto è stata pubblicata in un documento dal titolo “LIVES TAKEN” firmato Human Right Watch. La descrizione della foto, copertina del documento, è presente nell’ultima pagina:

documento-lives-taken

Cover Photo: A 40-year-old man and an 11-yearold girl sit in her home prior to their wedding in the rural Damarda Village, Ghor province, Afghanistan on Sept. 11, 2005. When asked how she felt that day, the girl responded, ‘I do not know this man. What am I supposed to feel?’ HRW.org © 2005 Stephanie Sinclair/VII

Veniamo alla notizia riportata nell’articolo. Non viene riportata alcuna fonte, non vengono citate le associazioni che avrebbero annunciato ricorso alla Corte europea dei diritti umani, ciò comporta una ricerca nei siti turchi (ancora una volta in questi ultimi giorni, mi starei anche stufando). Consultando un articolo del 13 luglio 2016 del sito Cumhuriyet.com.tr trovo alcuni riferimenti utili per comprendere quali sarebbero state le decisioni prese dalla Corte Costituzionale turca:

Anayasa Mahkemesi, Türk Ceza Kanunu’nun (TCK), çocuğun cinsel yönden istismarını düzenleyen 103. maddesinin birinci fıkrasındaki “15 yaşını tamamlamamış her çocuğa karşı gerçekleştirilen her türlü cinsel davranışın cinsel istismar sayılacağına” ilişkin hükmü iptal etti. İptal kararı 6 ay sonra yürürlüğe girecek.

Bafra’da yaşanan çocuğun cinsel istismarı iddiasıyla açılan davaya bakan Bafra Ağır Ceza Mahkemesi, TCK’nın 103. maddesinin birinci fıkrasının Anayasa’ya aykırı olduğu gerekçesiyle Anayasa Mahkemesine başvurdu.

La Corte Costituzionale turca ha sollevato parere negativo nei confronti del primo comma dell’articolo 103 del “codice penale” turco (“TCK’nm 103“), di cui riporto il testo in lingua inglese:

Sexual Abuse of Children

1) Any person who sexually abuses a minor shall be sentenced to a penalty of imprisonment for a term of three to eight years. Sexual abuse means
a) any act of a sexual nature against a minor who has not completed fifteen years of age or, though having completed fifteen years, lacks the competence to understand the meaning and consequences of such acts
b) sexual acts conducted against any other minor with the use of force, threat, deception or any other method which affects the willingness of the child

2) Where the sexual abuse occurs as a result of the insertion of an organ or a similar object into the body, a penalty of imprisonment for a term of eight to fifteen years shall be imposed.

3) Where the sexual assault is committed by the direct ascendant, second or third degree blood relative, step father, the adoptive parent, guardian, tutor, teacher, carer, other persons in charge of providing health services or who bears the obligation for protection or supervision, or through abuse of the invluence derived from a working relationship or is committed together by more than one person; the penalty to be imposed in accordance with the above sections shall be increased by half.

4) Where the sexual assault is committed against a minor described in section one (a) by force or threat, the penalty to be imposed in accordance with the above sections shall be increased by half.

5) Where any force or violence, used with the aim of sexual assault leads to any aggravated injury on account of its consequences, the provisions of that offence shall apply in addition.

6) Where the offence results in the impairment of the physical or mental health of the victim, a penalty of imprisoment for a term of not less than fifteen years shall be imposed.

7) Where the offence leads the victim to enter a vegetative state or die, a penalty of aggravated life imprisonment shall be imposed.

Il primo comma dichiara che chiunque abusi sessualmente di un minore è condannato ad una pena di reclusione per un periodo da tre a otto anni, nello specifico atti di natura sessuali su minori di 15 anni di età o, pur avendoli compiuti, la vittima non ha le capacità di comprendere il significato e le conseguenze di tali atti.

Ciò ha fatto infuriare diverse associazioni e attivisti per la difesa dei minori, tra cui la professoressa Bahar Gökler dell’associazione turca “Çocuk İstismarını ve İhmalini Önleme Derneği”, criticando i giuristi ritenuti lontani dalla società e che “siedono nelle loro torri d’avorio”. Più combattiva la presidentessa dell’associazione “TKDF” Canan Güllü che ha annunciato ricorso presso la Corte e se necessario porterà il caso presso la Corte europea dei diritti dell’uomo.

L’annullamento del comma entrerebbe in vigore a partire dal 13 gennaio 2017, quindi non vi è alcuna “amnistia” per le nozze con le “spose bambine”, si parla di abusi sessuali. In merito al tema dei matrimoni suggerisco la lettura del rapporto del sito Girlsnotbrides.org.

RESPIRATE

Il tutto sarebbe partito dall’applicazione della norma da un tribunale distrettuale, il quale si lamentava che l’attuale legge non distingue l’età della vittima, mettendo alla pari casi riguardanti un minore di 4 anni e uno di 14, e che non prevederebbe conseguenze legali nel caso vi sia il “consenso” del minore e che fosse in grado di comprendere il significato dell’atto sessuale.

Proprio nei giorni precedenti a tale decisione Mustafa Demirdag, capo della Suprema Corte d’Appello, citò il caso di una ragazzina di 15 anni che si innamorò di un ragazzo del suo quartiere. Lo riporta il sito Milliyet.com.tr nell’articolo dell’otto luglio 2016:

Demirdağ bir başka dosyadan daha örnek verirken, Türkiye’de cinsel taviz olarak değerlendirilen evliliklerin sayısının 3 bin civarında olduğunu kaydetti. Şikâyet söz konusu olması halinde bu tür davalarda 16 yıl 8 ay hapis cezası verdiklerini belirten Demirdağ şöyle devam etti:

“Kızımız 15 yaşında, mahalleden bir delikanlıyı seviyor, bu kızı başka birisi istiyor. O gece oğlana telefon ediyor, sevdiği oğlana diyor ki: ‘Beni bu gece kaçırmazsan intihar edeceğim.’ Oğlan da kaçırıyor. Ondan sonra, mahalli örfe göre evleniyorlar. Dosya bizim önümüze geldiğinde bunlar resmen de evlenmişler, üç tane çocukları var. 6545 sayılı Yasa’dan önce bu çocuğun aldığı en az ceza sekiz yıl dört aydı, şimdi ise 16 yıl 8 ay. 16 yıl 8 ay hapis cezası verip onaylıyoruz. Bu bana adil geliyor mu? Gelmiyor ama ben yasanın uygulayıcısıyım, yasayı eğip bükemem ki. Böyle de 3 bin civarında Türkiye’de evlilik olduğu zannediliyor. Şimdi, yani bu cinsel suçlarda her şey aynı kalıpta maalesef yürümüyor. Sanıklar o kadar çeşitli durumlarda ki yani bir sınıflandırma yapamıyoruz. Bu kararı imzalarken benim vicdanım sızladı.”

In pratica, la ragazzina di 15 anni amava il ragazzo del suo quartiere, una notte lo chiama e gli dice “Mi suicido se questa sera non mi rapisci”. Il ragazzo la rapì e in seguito si sposarono secondo le norme del loro distretto. Demirdağ afferma che quando il caso venne riportato alla Corte i due erano già sposati ufficialmente e avevano avuto tre figli, ma secondo la legge il ragazzo poteva essere condannato a un minimo di otto anni e quattro mesi di carcere. Sempre secondo Demirdağ risulta difficile comprendere come attuare in simili situazioni.

Ora però aspetta al legislatore, come affermano Altan e Tercan, membri della Corte Costituzionale turca:

Kanun koyucudan uygulamada ve somut olaylarda ortaya çıkması muhtemel tüm olasılıklar için en ince ayrıntısına kadar düzenleme yapmasının istenmesi kanun kavramına aykırı olacağı gibi insan davranışlarının öngörülmezliği dikkate alındığında pek mümkün de değildir.

La Corte Costituzionale turca ha messo un termine, quello del 13 gennaio 2017, entro il quale il governo di Erdogan dovrà porre rimedio attraverso una nuova formulazione della legge affinché vengano superati gli ostacoli posti dalla stessa corte. Nel frattempo, fino a quella data, la legge è tutt’ora in vigore.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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