DISINFORMAZIONE – Parlamentare israeliana: “dobbiamo uccidere tutte le mamme palestinesi”

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Recentemente Recep Tayyip Erdoğan ha paragonato ad Hittler la parlamentare israeliana Ayelet Shaked. Cosa avrebbe fatto per meritarsi questo paragone? In Internet si sostiene che sia a favore dell’uccisione di tutte le madri palestinesi. L’informazione risulta errata.

Una precisazione prima di continuare a leggere: questo articolo non prende le posizioni ne della Palestina ne dell’Israele, serve solo per far comprendere l’inesattezza dell’informazione che sta circolando in rete, la quale crea inutili allarmismi e ulteriore odio verso una o l’altra parte del conflitto.

L’avrebbe detto a inizio luglio 2014 dalla sua pagina Facebook. Ho trovato il post e, a fatica, l’ho tradotto. Le parole condivise da Ayelet non sono sue, ma di Uri Elitzur, morto qualche mese fa. Fu capo del personale di Netanyahu durante il suo primo mandato come primo ministro. Insomma, parliamo di una citazione.

Cosa disse Uri Elitzur? Ho preso la parte riguardanti le madri dei palestinesi, che non è come quella che viene diffusa in rete. Si riferisce alle madri dei martiri, non a tutte le madri dei palestinesi.

ובמלחמה שלנו זה נכון שבעתיים, כי חיילי האוייב מסתתרים בתוך האוכלוסיה ורק בגלל תמיכתה הם יכולים להלחם. מאחורי כל מחבל עומדים עשרות אנשים ונשים, שבלעדיהם הוא לא היה יכול לחבל. משתתפים בלחימה המסיתים במסגדים, כותבי תוכניות הלימודים הרצחניות, נותני המחסה, מספקי הרכב, וכל מעניקי הכבוד והתמיכה המורלית. כולם לוחמי האוייב וכולם דמם בראשם. עכשיו זה כבר כולל גם את האמהות של השאהידים, ששולחות אותם לגיהינום בפרחים ונשיקות. הן צריכות ללכת בעקבות בניהן, אין דבר צודק מזה. הן צריכות ללכת, וגם הבית הפיזי שבו הן גידלו את הנחש. אחרת יגדלו שם נחשים קטנים נוספים.

Tradotto:

Questo vale sette volte di più per la nostra guerra, perché il nemico si nasconde fra la popolazione e puo’ combattere solo perché ne è protetto. Dietro ogni terrorista ci sono dozzine di uomini e donne senza i quali non potrebbe fare niente. I sobillatori sono quelli che aizzano nelle moschee, che concepiscono programmi scolastici omicidi, che forniscono rifugi, che mettono a disposizione veicoli e tutti quelli che li onorano e li sostengono moralmente. Sono tutti combattenti ed hanno del sangue sulle mani. Questo vale anche per le madri dei martiri che li accompagnano all’inferno con fiori e baci. Dovrebbero seguire i loro figli, nulla sarebbe più giusto. Dovrebbero andarci e le loro case, dove hanno allevato i loro serpenti, dovrebbero essere annientate. Altrimenti li’ cresceranno altri serpenti

 

Come detto prima, il riferimento è alle madri dei “martiri”, non di tutte le madri dei palestinesi.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
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