La bufala delle pensioni “gratis” agli over 65 extracomunitari

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Oggi mi sono imbattuto contro un’immagine (guarda) condivisa su Facebook da un mio amico con il seguente contenuto:

La gente che ha contribuito allo sviluppo dell’Italia, muore di fame!!! Chi viene da fuori ha tutti i diritti e nessun dovere. E’ la nuova casta dei voti!!!!!!!! E i politici 20.000 euro al mese!!!

Pensioni gratis agli stranieri, è boom

Senza aver mai versato contributi incassano 7.156 euro l’anno. Gli extracomunitari con carta di soggiorno fanno arrivare in città i genitori over 65 che all’Inps chiedono il vitalizio. Tredici mensilità da 550,5 euro, mentre un Italiano non ne incassa più di 500 pur avendo versato contributi per anni.

Lasciatemelo dire: un utilizzo improprio della parola “gratis” e soprattutto, per quanto mi riguarda, l’ennesimo uso improprio dello straniero a fini politici (per non dire razzista).

Tale “notizia” ha origine da un articolo pubblicato sul sito dell’Espresso nel 2008, parecchio datato (leggi l’articolonota: l’articolo è stato rimosso dal sito de l’Espresso). Un articolo pessimo, soprattutto nell’utilizzo della parola “gratis”.

Per prima cosa bisogna capire che l’articolo non parla in realtà di “pensioni”, ma di “assegni sociali”. Il titolo è già di per sé un imbroglio bello e buono, e siccome spesso si legge il titolo di una “notizia” e non il suo contenuto è facile cadere nel tranello. Infatti, se parliamo di assegni sociali, essi non hanno nulla a che vedere con il versamento dei contributi, al contrario delle pensioni. Dal sito dell’Inps (link di riferimento) possiamo tranquillamente leggere che:

L’ assegno sociale è una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal versamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in condizioni economiche disagiate ed abbiano situazioni reddituali particolari previste dalla legge.

Tale assegno sociale è garantito al cittadino immigrato che abbia determinati requisiti (presenti nel sito dell’Inps a questo link (nuovo link), che è senz’altro più attendibile dell’articolo dell’Espresso): cittadini stranieri over 65 (che, parliamoci chiaro, sono veramente pochi in Italia rispetto alla popolazione straniera regolare presente nel nostro Paese), in situazione di indigenza (senza reddito), che abbiano soggiornato legalmente e in via continuativa per almeno 10 anni nel territorio nazionale (quindi non subito).

Mi spiace dire a coloro che pubblicano online certe insinuazioni di “pensioni gratis agli stranieri” che… vi stanno “prendendo per il culo”. Poi lasciamo stare l’origine, presumo, dell’immagine: un gruppo chiamato “L’Italia pulita” che, se andiamo a vedere il loro sito e i loro video, sono probabilmente poco attendibili. Mi verrebbe da dire roba da “Lega di bassa lega”.

p.s. Ho commentato l’immagine su Facebook (per sicurezza faccio uno screen).

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Aggiornamento del 14 novembre, ore 00:25

L’utente che gestisce la pagina Facebook “Il Popolo Dice Basta, Basta, Basta E Basta” ha risposto al mio commento in questa maniera:

David Tyto Puente i soldi per gli assegni sociali da quale tasca vengono? Sempre dalle tasche degli Italiani!!!!

Non ho potuto fare a meno di rispondere con la dovuta gentilezza e cordialità (screen):

Vi invito a leggere attentamente quanto riporto qui sotto.

Dal sito dell’Inps:
“Con decorrenza dall’1.1.2009, l’assegno sociale, in presenza degli altri requisiti richiesti, è corrisposto agli aventi diritto, a condizione che abbiano soggiornato legalmente e in via continuativa, per almeno dieci anni nel territorio nazionale.”

Quindi, 10 anni nel territorio nazionale, legalmente, con il permesso di soggiorno che viene dato se lo straniero lavora legalmente in Italia (http://www.poliziadistato.it/articolo/225/), quindi paga le tasse come ogni cittadino italiano onesto!

Senza considerare che, per legge, lo straniero che vive legalmente in Italia da almeno 10 anni può richiedere la cittadinanza italiana.

Dal sito del Ministero dell’Interno:
“La cittadinanza, ai sensi dell’ articolo dell’art. 9, della Legge 91 del 5 febbraio 1992 e successive modifiche e integrazioni, può essere concessa allo straniero che risiede legalmente da almeno 10 anni nel territorio italiano (art.9 c.1, lett.f)”
(http://www.interno.gov.it/mininterno/….cittadinanza/sottotema002.html)

Iniziate a concepire che i lavoratori stranieri (extracomunitari o comunitari), che risiedono e hanno le carte in regola nel nostro Paese, contribuiscono come ogni italiano alle casse dello Stato e quindi anche agli assegni sociali dei nostri anziani.

Vorrei aggiungere, inoltre, un dato riportato del Dossier Statistico Immigrazione Caritas-Migrantes 2012, presentato a Roma martedì 30 ottobre 2012 (http://www.caritasitaliana.it/…_Dossier_Statistico_Immigrazione_Caritas_Migrantes_2012_.html). Ecco il dato significativo da tenere in considerazione:

“Una stima del Dossier evidenzia che gli immigrati contribuiscono positivamente anche in termini di spesa pubblica, assicurando alle casse statali un beneficio netto stimato pari ad almeno 1,7 miliardi di euro”
(fonte: http://www.caritasitaliana.it/…Dossier_immigrazione2012_cs_finale.pdf )

In parole povere: gli immigrati in Italia costano meno allo Stato di quanto producono.

Per maggiori info: Immigrati: lo Stato spende meno di quanto producono

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.