La bassa qualità ha un prezzo: il caso 1and1

Dal 23 gennaio 2018 il mio blog non ha più banner pubblicitari e viene sostenuto dalle vostre donazioni che potete inviare qui: https://www.paypal.me/DavidPuenteit

Ho letto parecchie recensioni online sul servizio 1and1, tutti entusiasti, tutti pronti ad osannare il portale dei siti facili, a poco prezzo e, soprattutto, professionali!

Partiamo da una regola base: ciò che costa poco bisogna sempre guardarlo con attenzione, la fregatura è dietro la porta.

Prendiamo ad esempio il sito www.powerhouseinterviewing.com, pubblicato nel sito di 1and1.it tra le recensioni degli utenti.

Ho analizzato il sito attraverso i validatori W3C, sia per quanto riguarda l’HTML e il CSS. Ecco i risultati.

Risultati della validazione W3C HTML

Gli errori riscontrati dal validatore HTML sono ben 5. Tutto sommato non malissimo, diciamo nella norma.

Risultati della validazione W3C CSS

Roba da far impallidire Super Mario Balotelli… ben 164 errori.

Considerazioni lato utente

Non metto in dubbio la semplicità per un utente, scusate il termine, “ignorante” in materia di siti web. E’ chiaro che 1and1 punta a quella cerchia di persone che vogliono spendere POCO e avere un pannello di gestione semplice e pratico.

Il prezzo minimo è di 9,99 €/mese IVA esclusa (quindi un totale di 12 €/mese circa). In un anno di servizio andrete a spendere circa 145 €. Un normale servizio di hosting come Aruba non arriva a quelle cifre per un pacchetto semplice (il pacchetto “Easy Linux” costa 50 € all’anno). Tramite il pannello di amministrazione di Aruba puoi anche installare un WordPress, caricare un tema adatto alle tue operazioni (ce ne sono tanti online, anche a pagamento per qualcosa di “più serio”) e pagherete quasi 100 € in meno di quanto pagheresti su 1and1.

E la qualità?

Lo spot di 1&1.it è una macchina del fango rivolta al lavoro dei freelance e delle aziende del settore. Parlo in particolare dei freelance, come nel mio caso (oh, sarò di parte, ma preferisco precisare).

Il cliente vuole realmente curare la sua immagine online? E’ già difficile fargli capire cosa deve fare per raggiungere il successo desiderato: il valore delle parole usate nel sito, le immagini adatte da pubblicare, la struttura che descrive le caratteristiche dei servizi e dei prodotti che offre…

E’ frustrante cercare di farsi capire dai clienti. Del resto siamo noi i professionisti, sappiamo cosa dobbiamo fare, altrimenti non ci chiamerebbero e farebbero tutti il nostro lavoro. E’ come quei mariti che invece di chiamare l’idraulico fanno da se, fanno danni e poi devono correre ai ripari (pagando più di quanto avrebbero pagato chiamando subito l’idraulico).

Cosa ti offre un professionista? La qualità (usabilità, ottimizzazione, unicità, iniziative e tanto altro).

Il colpo di grazia di 1and1

Avete letto le condizioni generali del contratto 1and1?

Articolo 6, punto 1: i prezzi sono fissi.
Articolo 6, punto 3: 1&1 è legittimata ad aumentare i corrispettivi al massimo una volta per trimestre.

Ma come? I prezzi non erano fissi? Evidentemente no. Ma andiamo oltre.

Articolo 4, punto 6: Se la tariffa scelta dal Cliente comprende l’utilizzo di elementi grafici, immagini, testi, animazioni, modelli grafici, il Cliente acquisisce il diritto di utilizzare tali contenuti online per la durata del suo contratto e in relazione alla presenza web creata con il presente contratto. Non è consentito un utilizzo più ampio. In particolar modo non è permesso copiare e utilizzare diversamente i contenuti messi a disposizione.

In poche parole, gli elementi grafici come immagini, testi, animazioni, non saranno di vostra proprietà, mai!

Condizioni generali di contratto 1and1

Conclusioni

La qualità si deve pagare: se voglio un vestito fatto su misura per un evento importante vado da un sarto capace, non al mercatino dei cinesi.

Cari “avari clienti”, pensateci due volte. Siete liberi di scegliere liberamente 1and1.it, ma ne perderete in qualità. Dopo un anno di utilizzo capirete che il sito internet non vi ha portato i risultati che volevate e direte “Il sito internet non serve a niente, in un anno non ho ricevuto neanche una visita”. Non sarà colpa del sito internet, ma vostra, perché avrete sbagliato a fidarvi di certi servizi.

David Puente

Nato a Merida (Venezuela), vive in Italia dall'età di 7 anni. Laureato presso l'Università degli Studi di Udine, opera nel campo della comunicazione e della programmazione web.
REGOLAMENTO DELLA DISCUSSIONE
Non sono consentiti:
- messaggi off-topic (tradotto: non inerenti al tema trattato)
- messaggi anonimi (registratevi almeno a Disqus)
- messaggi pubblicitari o riportanti link truffaldini (verranno sempre moderati i commenti contenenti link esterni)
- messaggi offensivi o contenenti turpiloquio
- messaggi razzisti o sessisti
- messaggi il cui contenuto costituisce una violazione delle leggi italiane (istigazione a delinquere o alla violenza, diffamazione, ecc.)
Se vuoi discutere in maniera costruttiva ed educata sei il benvenuto, mentre maleducati, fanatici ed esaltati sono cortesemente invitati a commentare altrove.
Comunque il proprietario di questo blog potrà in qualsiasi momento, a suo insindacabile giudizio, cancellare i messaggi che violeranno queste semplici regole. I maleducati (soprattutto se anonimi) verranno bloccati. In ogni caso il proprietario del blog non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali messaggi lesivi di diritti di terzi.

Regolamento in vigore dal 5 settembre 2016 - Aggiornato 26 agosto 2017.